TRANSURFING: IL TERZO VOLUME

Articolo ed intervista di Luana Salvatore
Traduzioni dal Russo di Vera Bani

Esce in Italia il terzo libro della triologia sul Transurfing di Vadim Zeland, ‘Avanti nel Passato’

transurfingFinalmente in Italia il terzo libro della triologia sul Transurfing di Vadim Zeland, ‘Avanti nel Passato’ (MACRO Edizioni). Un movimento che ha al seguito una folta schiera di sostenitori e appassionati della materia. Al momento sono stati pubblicati tre volumi, il primo ‘Lo Spazio delle Varianti’, seguito da ‘Il Fruscio delle Stelle del Mattino’ hanno già conquistato il pubblico italiano, che si ostina ad inseguire freneticamente l’autore nel web, in cerca di altre risposte. Vadim Zeland non concede molte interviste, ma ho avuto il piacere di intervistarlo per Rolling Stone Italia, e visto il successo di questo suo ultimo volume, già richiestissimo in internet e nelle librerie, ho contattato nuovamente l’autore per un ulteriore approfondimento sul Transurfing. In questa intervista, realizzata con l’insostituibile aiuto della traduttrice italiana Vera Bani, sua collaboratrice ed interprete, Zeland spiega cosa si cela dietro la nostra realtà visibile.

“Il Transurfing si basa sulla presupposizione che esista ‘uno spa­zio delle varianti’ in cui sono custoditi gli scenari di tutti i possi­bili eventi. Il numero di varianti è infinito, come infinito è l’in­sieme delle possibili posizioni di un punto sul piano cartesiano. In questo spazio è scritto tutto quello che è stato, è e sarà. L’ener­gia dei pensieri dell’uomo, a determinate condizioni, è in grado di materializzare un settore o l’altro dello spazio delle varianti. La possibilità potenziale s’incarna nella realtà, al pari di un’im­magine riflessa sullo specchio delle varianti. L’uomo è in grado di formare la sua realtà, ma per fare ciò deve osservare determinate regole”.

Basta rinunciare alla lotta e all’importanza, proiettare davanti a noi quello che sarà il nostro fine come in una diapositiva, ossia ‘visualizzare’ (per utilizzare un termine caro all’esoterismo) il nostro obiettivo come se fosse ‘già realizzato’, sfruttando ‘l’energia dell’in­tenzione’, ovvero ciò che alimenta in noi la risolutezza ad avere e ad agire.

Senza timori, ansie, dubbi o paure, eviteremo di farci deviare nel percorso da quelli che Zeland chiama ‘pendoli’ e vampiri energetici, i soggetti che assorbono le altrui energie ostacolando il nostro percorso e trascinandoci sulle linee della vita negative.

“Questo libro vi rivelerà un mondo assai strano, nel quale la realtà di tutti i giorni si presenta sotto un aspetto sconosciuto – scrive nel suo ultimo lavoro ‘Avanti nel Passato’- Molte questioni esistenzialmente importanti vengono esaminate da un punto di vista assolutamente inaspettato. Ma ciò che più colpisce non è tanto l’inusualità di questa nuova realtà, quanto il fatto che essa è gestibile”. Il Transurfing non aiuta a lottare contro i problemi e nemmeno a risolverli, aiuta semplicemente a evitare di incontrarli.

Il successo di questo movimento risiede proprio nella nuova prospettiva che suggerisce al lettore, un modo completamente innovativo di gestire la vita quotidiana. La chiave di lettura dei tre libri, va intesa proprio come una serie di consigli finalizzati a comprendere le energie che muovono il nostro mondo, parafrasando la realtà, attraverso l’uso di metafore.

“Nonostante il carattere fantastico delle idee illustrate in questo li­bro – si legge nella prefazione del terzo libro- esse hanno già trovato una conferma pratica. Coloro che hanno deciso di mettere in pratica il Transurfing hanno provato una sensa­zione a metà tra lo stupore e l’entusiasmo. Il mondo che circonda il Transurfer cambia in modo incomprensibile sotto i suoi occhi. Perché non si tratta di misticherie virtuali ma di una realtà gestibile”.

– Dr. Zeland, come è fatta veramente la realtà, quante dimensioni dobbiamo considerare? Più di tre?

“Questo nessuno lo sa. Ora e’ di moda dire che il pensiero e’ materiale. Con autorità di fisico posso dirvi che ciò e’ una sciocchezza. Il pensiero non e’ materiale quanto meno per il semplice fatto che non può essere fissato da nessuno strumento fisico e non ha una velocità’ di diffusione. Non appena avete pensato a qualcosa il vostro pensiero e’ già finito ai limiti dell’ Universo, senza nessun ritardo. L ‘elettroencefalogramma registra gli impulsi cerebrali come risultato dell’attività mentale del cervello, ma non registra i pensieri. Allo stesso modo, il lampeggiamento delle luci sul computer indica non i programmi di per sé ma il processo del loro lavoro. Con l’energia il discorso e’ più semplice: la si può’ fissare, sentire e persino vedere con l’oscillografo. Con i pensieri, invece, la faccenda e ‘ molto più’ complessa. Se qualcuno riesce a spostare gli oggetti “con la forza del pensiero ” anche in questo caso non e’ come sembra. Gli oggetti li muove l’energia, essa si che e’ materiale. Il pensiero invece non lo e’. Ma avete mai pensato a che cos’e ‘ il pensiero? E’ chiara solo una cosa: che esso contiene dentro di sé una qualche informazione. Ma di cosa si tratti, lo potete spiegare?

Analogamente, non si può spiegare cosa sia l’infinito. Provate un po’ a immaginare: ci allontaniamo sempre più’ dalla Terra, usciamo dai confini del sistema solare, dai confini della galassia, oltrepassiamo tutti gli ammassi stellari e sorpassiamo persino i limiti del nostro Universo, poi, probabilmente, incontriamo altri Universi e cosi all’infinito…. e’ difficile immaginarsi tutto ciò per quanto ci si sforzi. Personalmente, una simile situazione fa provare alla mia mente un forte disagio. Esiste inoltre un altro fatto ancora meno confortevole: l ‘universo e il punto sono topologicamente la stessa cosa.

Provate ora a immaginare che ci stiamo muovendo nell’infinito non verso l’esterno ma verso l’interno, nella molecola, nell’atomo, oltrepassiamo gli elettroni che girano attorno al nucleo come pianeti, ci inoltriamo in un protone, all’interno del protone ecco già i quark, e cosi via, andando anche qui infinitamente lontano e a lungo. Nessuna fine, nessun inizio e nessun modo di cercarli. E nemmeno un sostegno, delle fondamenta su cui poter dare appoggio alla propria ragione, per poterci capire almeno qualcosa.

Che fare allora? Bisogna accontentarsi di modelli che almeno in un primo approccio grossolano possano spiegarci chi siamo e in quale mondo viviamo. Perche’ altrimenti “la nostra testa va fuori di testa”. E infatti succede proprio cosi: se la ragione perde il suo sostegno in questo mondo, il suo “punto di montaggio” si mescola con un altro mondo parallelo e di conseguenza la persona, secondo l’opinione degli altri, finisce per uscire di senno. Comunque, in qualsiasi modo si spieghi, qualunque siano i modelli che si costruiscano, le domande erano e restano aperte.”

– Siamo da soli nell’universo? C’è qualcun altro oltre a noi?

“Di nuovo, non lo sa nessuno e nessuno lo saprà perche il quadro del mondo non e’ statico e non e’ “monovariante”, ma e ‘ infinitamente eterogeneo nelle sue manifestazioni, come una serie infinita di riflessi tra due specchi posti uno di fronte all’altro. Avete mai provato ad avvicinarvi a uno specchio tenendone un altro in mano? Quello che vedrete riflesso e’ per l’appunto il modello più adeguato del nostro mondo, un’infinita’ di riflessi speculari. Noi siamo in grado di studiare e comprendere solo singoli riflessi, le une o le altre manifestazioni di una realtà’ poliedrica.

A seconda del tipo di concezione (speculare) con cui vi avvicinate allo specchio del mondo otterrete un riflesso anziché un altro. Se alla base del vostro specchietto ci sono i principi del materialismo, otterrete un quadro corrispondente del mondo. Se invece si tratta di idealismo (soggettivo o oggettivo non fa differenza) anche in questo caso il mondo non opporrà obiezioni e costruirà un riflesso pienamente logico e coerente ai principi dell’idealismo. Pertanto otterrete tanti modelli del mondo quanti ne vorrete ottenere.

Ma l’importante è un’altra cosa: ovvero cosa si può ottenere con l’aiuto dell’uno o dell’altro modello. Per esempio, cosa si può ottenere se si costruisce una bomba atomica o cos’altro si può’ raggiungere se si crea una società umanistica, coesistente in armonia con la biosfera del pianeta.

Il modello del Transurfing da questo punto di vista propone un modo di esistenza e di raggiungimento dei propri obiettivi in una situazione ambientale contemporanea che si e’ trasformata, in sostanza, in una tecnosfera aggressiva. Il principio fondamentale sta nel fatto che ci formiamo la nostra realtà con la forza dei nostri stessi pensieri. A questo punto ci si potrebbe chiedere: ma perche ciò e’ possibile se i pensieri non sono materiali? E’ possibile proprio perche’ i pensieri non si trovano in testa , ma nello spazio delle varianti, metafisico e non materiale, dove si conserva in stato stazionario tutto quello che e’ stato, e’ e sarà. I pensieri sono come i canali di una telericevente. L’uomo, invece, e’ una sorta di biotelevisore perfetto, in grado di collegarsi, secondo i suoi desideri, all’uno o all’altro settore dello spazio dove si trovano questi stessi pensieri, “programmi televisivi”. E, come un televisore, l’uomo non “genera” i programmi ma li capta.

Tutti gli esseri viventi del nostro mondo sono “collegati” a un certo programma. I vegetali hanno i loro programmi, rigidamente fissati. I programmi degli esseri che sanno strisciare, nuotare, correre, volare sono più ‘ flessibili ma comunque “elaborati” in modo piuttosto rigido, a livello di istinti. Solo l’uomo e’ in grado di “saltare” consapevolmente da un “canale” all’altro, ma purtroppo non utilizza pienamente questa sua possibilità a causa del fatto che si lascia troppo coinvolgere dal “serial trasmesso ” nella realtà. E questo “serial”, squallido nella maggior parte dei casi, non cessa perché “il telecomando” si e’ inceppato sullo stesso pulsante. L’uomo però e’ in grado di prendersi “il telecomando” in mano e cambiar canale. Certo, la realtà non muterà di colpo. All’inizio, per inerzia, continuerà a trasmettere sempre lo stesso programma. Tuttavia, se per un periodo sufficientemente prolungato si insisterà a premere sul canale che serve, nel vecchio “serial” cominceranno gradualmente a delinearsi i contorni del nuovo programma e alla fin fine la nuova realtà prenderà il sopravvento e finirà per sostituire la precedente. In questo modo si materializzano i pensieri.”

– Nel Suo libro, ‘Avanti nel Passato’, Lei ha dato una anticipazione del nuovo libro, di prossima uscita ‘Le Mele cadono al cielo’. Molti dei Suoi lettori, nei forum e nei siti di fans in Italia, prima ancora di comprare il Suo ultimo libro, già si chiedevano come sarebbe stato il successivo…. è incredibile! Lei interagisce con i suoi lettori?

“E’ vero che ogni discussione, anche le critiche e le polemiche, danno vigore al pendolo del Transurfing, lo fanno oscillare per bene e favoriscono la sua promozione. Io però non prendo parte alle discussioni, sono molto impegnato ad occuparmi della corrispondenza con i lettori che si rivolgono a me con i loro problemi. Seguo solo il pubblico russo dei lettori, perché non ho semplicemente la forza fisica di interessarmi della corrispondenza proveniente da altri paesi.”

– Lei ha creato termini specifici e metafore per il suo progetto sul Transurfing. Lei crede che questo metodo sia un nuovo modello e una nuova prospettiva per il mondo?

“Per quanto riguarda le prospettive della nostra civiltà ho un opinione pessimistica. La realtà in cui viviamo non e’ più quella di alcune decine di anni fa. I cambiamenti stanno avvenendo con gran velocità e si espandono a valanga, in accelerazione. Tutti conoscono il termine ” biosfera” inteso come ambiente in cui convivono esseri viventi. Pochi però conoscono e riflettono sul concetto di ” tecnosfera”. La tecnosfera indica tutte le conquiste della civiltà tecnologica a cominciare dagli elettrodomestici per finire ai prodotti alimentari. Tutto ciò che la tecnosfera tocca, compreso l’uomo, subisce una trasformazione cardinale, seppur non sempre evidente.

Quando la nostra civiltà intraprese il cammino dello sviluppo tecnologico, presero avvio delle leggi che allora non erano manifeste. Oggi l’azione di queste leggi sta facendo si che la tecnosfera si stia irrimediabilmente trasformando in una “matrix”. La “matrix” e ‘ una sorta di conglomerato, un sistema dove all’uomo singolo viene assegnato il ruolo di pila, alimentante il sistema.

Film come “Matrix” o “Surrogati” non mostrano tanto soggetti di fantascienza quanto un nostro prossimo futuro. E qui non si tratta nemmeno della tecnica, da cui l’uomo si fa circondare. Quando le persone capitano in un campo informativo comune, creato da ogni sorta di mezzi di comunicazione di massa, finiscono in balia del sistema. Non e’ più l’uomo a gestire il sistema, ma e’ il sistema stesso a controllare e sottomettere l’uomo. Nella ragnatela di informazione mondiale (web) e’ una cosa semplice da realizzare.

Ho descritto il tema In modo dettagliato nel mio ultimo libro “Il Transurfing apocrifo”, per ora pubblicato solo in Russia.”

Per ulteriori approfondimenti sul Transurfing, è possibile visitare la pagina in italiano, curata da Vera Bani, all’interno del sito ufficiale di Vadim Zeland http://www.zelands.com/i_intro.htm.

LUANA SALVATORE

L’articolo originale è su RioCarnival: http://www.riocarnivalfanzine.com/wordpress/?p=193

IL TRANSURFING VIVO: LA VERITA’ OLTRE LA MATRIX

di Luana Salvatore

Esce finalmente in Italia il quarto ed attesissimo volume sul Transurfing del fisico russo Vadim Zeland, autore di best sellers internazionali. In anteprima la recensione del libro

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Esiste una regola fondamentale nell’Universo, è quella dell’Equilibrio. Per funzionare le cose necessitano di uno stato di equilibrio. Allo stesso modo funziona il Transurfing, uno straordinario ed innovativo metodo di gestione della realtà descritto da Vadim Zeland nei suoi libri diventati nel giro di pochi anni dei veri e propri best sellers internazionali. In Italia di testi sul Transurfing ne sono stati pubblicati sino ad ora soltanto tre, tutti sotto la casa editrice Macro, mentre in Russia e nel resto del Mondo ne sto state pubblicate diverse edizioni in lingua.

La trilogia sul Reality Transurfing comprende “Lo Spazio delle Varianti” (I volume), “Il Fruscio delle Stelle del Mattino” (II volume) e “Avanti nel Passato”. Il prossimo 18 Maggio, la Macro edizioni distribuirà il quarto ed attesissimo volume della serie, IL TRANSURFING VIVO.

“La realtà in cui viviamo non è la stessa di qualche decennio fa – si legge nel libro e le regole di sopravvivenza sono cambiate. L’umanità ha compiuto una svolta radicale, allontanandosi dal suo stato naturale e seguendo uno sviluppo tecnologico che ha portato la creazione di nuove leggi. In questo nuovo sistema, definito “Matrix” come nel famoso film, l’uomo diventa solo una semplice pila di alimentazione. Non siamo più in grado di controllare la realtà e le informazioni che vi circolano, ma siamo completamente sottomessi al sistema: siamo semplici cellule di Matrix, che è padrone della nostra energia e della nostra coscienza

Zeland  in questa sua ultima opera, distribuita per ora solo in Russia e di prossima uscita in Italia, definisce l’alimentazione un efficace mezzo di gestione del proprio corpo fisico che naturalmente influenza a livello astrale il nostro campo, quindi la capacità di governare il potenziale energetico a nostra disposizione e la conseguente difficoltà nel creare la “nostra” realtà. Allo stesso modo la realtà collettiva in cui viviamo che l’autore definisce “tecnogena”, è strutturata in maniera complessa all’interno della matrix e i suoi abitatnti sono per la maggioranza inconsapevoli di quanto accade.

Questa struttura particolare, fatta di una realtà metafisica e di una fisica (nella quale si svolge il mondo materiale), condiziona fortemente il nostro potenziale energetico e l’utilizzo che ne facciamo.  Ne consegue che l’emissione mentale costituita da un basso livello di energia non solo intossica l’organismo ma all stesso tempo non consente di sviluppare il potere dell’intenzione, principio fondamentale del transurfing.

Come i transurfers hanno imparato leggendo la triologia edita da Macro edizioni, il potere dell’intenzione in questo caso risulta compromesso, praticamente assente, l’individuo quindi è come bloccato e vive in balia dei “pendoli”. Tutto quanto non chiarito nei precedenti testi, viene spiegato nel nuovo volume Il Transurfing Vivo sottoforma di dialogo con i lettori, che scrivono all’autore in cerca di ulteriori risposte. Zeland spiega naturalmente che nei primi tre libri è chiaramente esplicato il potere del Transurfing, quindi la trilogia è di fondamentale importanza nello studio della materia. Ma in questo ultimo volume c’è un valore aggiunto, quello legato alla purificazione del corpo e all’alimentazione naturale.

Ma quanto può davvero influire la società tecnogena dell’industria alimentare situata nella matrix sulla nostra alimentazione? Possibile che il cibo rappresenti uno strumento di potere?

A  quanto pare le scelte alimentari ci vengono imposte in via del tutto subliminale da chi gestisce la catena alimentare industriale. “Si tratta di un metodo di controllo comodissimo al contempo “naturale” e occulto” – scrive Zeland nel suo ultimo  libro. L’autore cita in un interessante passaggio del suo volume, filosofo e pacifista britannico Bertrand Russell. Questo filosofo narrava dell’utilizzo di “alimenti speciali e di “trattamenti” con sostanze particolari” con le quali sia assolutamente possibile “creare un tipo di persone, docili come pecore di un gregge”.

Ma non si ferma a questo, il fisico russo cita soprattutto gli Stati Uniti, il segretario di stato Henry Kissinger e il club Bilderberg (“Il Club Bilderberg, La Storia Segreta dei padroni del Mondo” (Arianna Editrice) sminuendo drasticamente l’influenza di quest’ultimo sulla matrix. Questa matrice sarebbe un organismo intelligente strutturato in modo del tutto autonomo che va avanti da sè senza l’esigenza di appoggiarsi a sette o organizzazioni segrete come quella dei Bilderberg, a loro volta avviluppati ed inghiottiti dalla matrix esattamente come il resto degli abitanti di questo pianeta.

Nel Transurfing Vivo, il tema del Cibo Vivo è il perno attorno al quale ruota tutto il senso del transurfing, in quanto propulsore di energia liber utile allo sviluppo del potere dell’intenzione. Pertanto l’autore consiglia l’altrettanto libera scelta del crudismo, non necessariamente in via drastica ma graduale o anche parziale. Il “crudismo” quale alternativa al cibo morto, cioè sottoposto a trattamenti chimici o termici che sottraggono energia alle molecole favorendo l’impazzata dei radicali liberi. Non mancano nel testo elementi che ai più possono risultare ripugnanti o difficilmente accettabili come i riferimenti chiari ed inequivocabili sulla putrefazione del cibo, per esempio.

Si parla infatti di “parassiti della coscienza” gli elementi energetici che condizionano notevolmente il nostro potenziale sino ad abbassarlo o addirittura annientarlo (con la conseguente produzione di scorie e problemi nel fisico, sino alla manifestazione della malattia) e dei “parassiti del corpo” che altresì influenzano a livello energetico il nostro campo, annientando il potere dell’intenzione e inficiando i nostri sforzi nel perseguirlo.

“Ma questo libro è un valido aiuto nel trovare la soluzione in una dimensione insolita – si legge nel Transurfing Vivo – li dove la metafisica s’interseca con il quotidiano. Per vedere e capire quello che normalmente sfugge alle spiegazioni logiche, occorre prima depurare fisicamente, in senso letterale, la coscienza e la percezione, nonché liberarsi di tutti gli stereotipi mentali che ci impone la società. I maghi di un tempo, per spostare il “punto di assemblaggio”, facevano ricorso a mezzi psichedelici. Questo libro, invece, propone di diventare lucidi definitivamente, una volta per tutte”.

Zeland, per la prima volta definisce il suo Transurfing “una tecnica esoterica nell’esoterismo”  paragonandolo  quindi ad una dottrina olistica.

Nel Transurfing Vivo si sfiorano concetti esoterici legati alla creazione di “pensieri forma” con l’acqua, tesi ad incoraggiare il potere dell’intenzione, senza per questo condizionare o manipolare gli altri. Sono conosciuti gli effetti che i pensieri hanno sull’acqua, la casa editrice ha pubblicato diversi trattati del giapponese Masaru Emoto su questi esperimenti. L’acqua, sulla base delle ricerche di Emoto, ha la particolare proprietà di registrare gli stimoli psichici positivi e negativi che riceve dall’ambiente, mutando la propria struttura. I cristalli d’acqua dunque, rivelano l’influenza dei pensieri sulla realtà fisica (La Coscienza dell’Acqua – Scienza e Conoscenza, Macro Video. DVD e libro). Non stupisce che utilizzando i principi del Transurfing si possa a propria volta influenzare la struttura dell’acqua, condizionandone la cristallizzazione e gli effetti sul mondo materiale.

Il rituale (per utilizzare un termine esoterico di facile comprensione) spiegato nel Transurfing Vivo, pari all’esprimere un “pensiero forma” caricando l’acqua viva (che si presta molto bene a “cristallizzare” le informazioni), equivale dunque a “dare forma” al potere dell’intenzione. Se pensiamo alle tipologie descrittive della persona, quale quella visiva, cianestetica, auditiva raccontate da Bandler nella PNL (Programmazione Neurolinguistica) viene facile immaginare quanto un rituale come questo, per una persona di tipo “visivo” (la maggioranza) possa essere utile per “visualizzare” il processo e la coordinazione nel Transurfing.

Possiamo dunque intervenire nel nostro mondo creando la nostra realtà? Assolutamente, ma non possiamo in nessun modo intervenire nella realtà altrui, ognuno sceglie per se. Zeland ricorda infatti che ognuno di noi “crea” la propria realtà, scegliendo di volta in volta le varianti sulla base della propria emissione mentale. Il pensiero si sa, ormai, che è energia e può condizionare la realtà, prendendo forma nel mondo fisico e materiale.

E’ necessario però ricordarsi che il mondo si presenta in maniera duale (Ruling Reality – 4 volume sul Transurfing, pubblicato in lingua inglese, non ancora edito in Italia) e siccome nella realtà l’energia è densa come la resina si verifica un ritardo nella realizzazione della nostra variante.

Il Transurfing Vivo, può essere d’aiuto a comprendere ciò che risulta non di facile comprensione nei precedenti testi sul Transurfing, compresa l’idea che viviamo in una realtà fortemente condizionata dal pensiero collettivo e che la nostra alimentazione generale inibisce il nostro potenziale energetico, favorendo la produzione di radicali liberi, l’invecchiamento precoce e in alcuni casi la malattia e la morte. Il libro sarà distribuito da Macro, in libreria e su Macrolibrarsi a partire dal 18 Maggio 2012. L’edizione Italiana, insieme a quella Russa sono al momento le uniche pubblicate, quindi rappresentano un’occasione unica per gli appassionati della materia.

Vi stupirete nel leggere il Transurfing Vivo, di quanto la realtà sia gestibile, scoprendo un modo nuovo di nutrirsi e di recuperare l’energia libera utile a praticare il Transurfing stesso. “Le vostre possibilità sono limitate soltanto dalla vostra intenzione”.
Buona lettura.

LUANA SALVATORE

Vadim Zeland. IL TRANSURFING VIVO

Editore: Macro edizioni

Titolo originale: Живой Трансерфинг

Data pubblicazione: 18 Maggio 2012

Formato: Libro – Pag. 480 – 13,5×20,5 – costo: € 18,00

Estratti del libro: http://www.russiainedita.org/Zeland_frammenti_Transurfing_Vivo.html
http://www.macrolibrarsi.it/speciali/anteprima-transurfing-vivo-oltre-i-confini-della-matrix-libro-di-vadim-zeland.php

Ordina il libro su Macrolibrarsi: http://www.macrolibrarsi.it/speciali/anteprima-transurfing-vivo-oltre-i-confini-della-matrix-libro-di-vadim-zeland.php

NB: Ulteriori articoli della stessa autrice, Luana Salvatore, studiosa e convinta promotrice del Transurfing in Italia, sono stati pubblicati sempre su RioCarnival e su Rolling Stone Italia con interviste esclusive a Vadim Zeland

RioCarnival: http://www.riocarnivalfanzine.com/wordpress/?p=193

Rolling Stone Italia: http://www.rollingstonemagazine.it/cultura/interviste/sopravvivere-attraverso-il-transurfing/30056
L’articolo originale è su RioCarnival: http://www.riocarnivalfanzine.com/wordpress/?p=1903